In questo momento, tolte le geosonde per le pompe di calore a fini di climatizzazione di ambienti, per gli usi geotermici si utilizzano sistemi idrotermali, caratterizzati da una temperatura superiore alla media e da portate idriche adeguate all’uso predisposto. 

Esistono, però, anche sistemi geotermici diversi da quelli idrotermali, che per comodità di riferimento sono usualmente identificati col termine comprensivo di sistemi geotermici non convenzionali. 

Questi sistemi potrebbero permettere, previo sviluppo tecnologico in fase di ricerca, di produrre energia geotermica utile alla conversione in energia elettrica e produzione associata (co-produzione) di calore, eventualmente associata alla produzione d’idrocarburi ed elementi chimici economicamente interessanti.

I sistemi non convenzionali considerati comprendono:

 

  • i sistemi ingegnerizzati (EGS), comprese le rocce calde secche e fratturate (HDR, HWR, HFR)

  • i sistemi magmatici

  • i sistemi a fluidi supercritici

  • i sistemi a salamoia calda

  • i sistemi geopressurizzati

  • i sistemi di co-produzione (fluido geotermico e idrocarburi)